Diventare smart worker o home worker cioè lavorare da remoto senza organizzare le proprie attività, può essere controproducente per la produttività di ognuno. È fondamentale, quindi, stabilire le priorità, pianificare l’agenda e avere tutti i dispositivi idonei per essere comodamente connessi.
Le neuroscienze confermano che la percezione del tempo è soggettiva. Per cui è molto importante, quando si lavora da remoto, essere consapevoli di come soggettivamente si percepisce e gestisce il tempo, nonché sviluppare autonomia e autodisciplina, imparando a gestire le interruzioni, gli imprevisti e la delega.
Stabilire un piano di lavoro e rispettarlo, nonostante interruzioni continue o imprevisti sopraggiunti, può risultare complesso in un tempo in cui siamo iperconnessi e sempre online. Oltre a sviluppare una forte consapevolezza oggettiva del tempo, occorre allenare anche le skills più “emotive”, poiché quello che ci motiva maggiormente è ciò che ci emoziona di più.
In un contesto dove abbiamo sviluppato autonomia e responsabilità, è necessario essere consapevoli di quali sono le emozioni che spingono all’azione, in quanto rappresentano la prima leva di automotivazione, necessaria ed indispensabile per lavorare in un contesto di smart working e portare a termine i propri obiettivi.
Un buon inizio è sicuramene lavorare in un ambiente organizzato e ordinato.
Ecco una selezione in rete degli strumenti necessari per svolgere la propria attività tra le pareti di casa, con un occhio alla praticità senza trascurare il design.
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